“ Allarme Bolla mercati ” e’ senza mezzi termini, quanto viene temuto da influenti analisti finanziari.
Peter Boockvar parla da tempo di bolla epica e di proporzioni astronomiche sul mondo obbligazionario. Anche Mohamed El-Erian parla di fine del mercato toro dei bonds.
Goldman Sachs ha avvertito che i settori che hanno corso di più si indirizzano verso una pausa, prefigurando addirittura un “vuoto d’aria” per i titoli più in voga quali i FAANG ovvero Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google.
Sia da Goldman Sachs che da Citigroup provengono alcuni warnings su alcuni indicatori che sono ai massimi. Tale livelli hanno sempre caratterizzato i periodi di bolla speculativa, producendo poi importanti ritorni negativi.
Il dito puntato è sulle banche centrali e sulle loro misure monetarie accomodanti di dimensioni , di portata e di durata del tutto eccezionali.
Da più di 10 anni le banche centrali del mondo hanno iniettato ingenti volumi di liquidità nei mercati finanziari per placare le tensioni create dalla grande crisi del 2008 .
Tali politiche monetarie hanno causato un aumento delle valutazioni finanziarie, non giustificate da un’accelerazione della crescita economica. I prezzi attuali di molti attivi non forniscono una remunerazione sufficiente a giustificare gli elevati livelli di rischio sottostante e con i rendimenti attesi a livelli molto bassi.
Stress Index
L’ indice di Stress della FED di St.Louis mostra livelli molto bassi negli ultimi anni. Il livello basso di tale indice è stato sempre foriero di importanti bolle speculative .
I livelli di leva finanziaria delle imprese USA e dei mercati emergenti sono saliti in modo molto rilevante dal 2008.
Negli USA ci sono diversi campanelli d’allarme. Un esempio è l’ aumento dei mancati pagamenti nel settore del credito al consumo e dei finanziamenti per le auto.
In Europa, i massicci acquisti di titoli da parte della BCE ha determinato condizioni di decadimento della qualità del credito delle emittenti corporate ed High Yield.
In Cina i prestiti in sofferenza sono saliti ai massimi . In Nuova Zelanda e in Canada, c’ è stata una vera e propria corsa all’ acquisto dell’ immobile . Tale corsa ha causato un innalzamento ai massimi storici del rapporto tra i prezzi delle abitazioni e il reddito dei cittadini.
L’ indice CAPE di Shiller è sui livelli superiori alla crisi del 1929 ed a quella degli anni ’80. L’ indice misura quanto l’indice S&P 500 è sopravvalutato rispetto ai fondamentali.
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