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Manifesto di Assisi

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Nasce il Manifesto di Assisi: Una economia a misura d’uomo contro la crisi climatica. La prima grande alleanza italiana per un economia contro la crisi  socio-ambientale. Ai piedi del Sacro Convento di San Francesco La Fondazione Symbola, i Frati Francescani, Confindustria, Enel e Coldiretti, Catia Bastioli – Novamont – sono tra i promotori e primi firmatari di tale alleanza.

Economia circolare

Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola ha descritto i punti salienti del Manifesto di Assisi. Una grande sfida economica e tecnologica, di innovazione , qualità, coesione sociale, bellezza, comunità e territorio. I Comuni sono il territorio dove le radici di una cultura antica raccoglie le migliori energie per affrontare futuro. Una nuova economia, circolare che metta al centro l’uomo e l’ambiente per un futuro migliore. L’ economia circolare è quell’ economia in grado di rigenerarsi da sola. Un intero sistema per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi e ridurre al massimo gli sprechi.

il Bel Paese

In Italia le imprese manifatturiere che hanno fatto maggiori investimenti per l’ ambiente, e quindi innovano di più, esportano di più e producono più posti di lavoro.  Il Presidente Ermete Realacci ha ricordato le eccellenze italiane sui temi della sostenibilità ambientale.  Il recupero dei materiali fa risparmiare energia primaria per oltre 17 mln di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno ed emissioni per circa 60 mln di tonnellate di CO2. Solo dieci anni fa i Gigawatt fotovoltaici installati nel mondo erano solo 25, oggi sono 660. Bisogna tutti guardare ad un’economia più sostenibile, più a misura d’uomo, che metta insieme innovazione, qualità, valori, coesione sociale, ricerca, tecnologia, design, bellezza e cultura.

Il presidente di Confindustria Boccia, firmatario del manifesto di Assisi, ha ricordato come l’industria italiana è prima in Europa nell’ economia circolare. Come sia auspicabile un ulteriore salto di qualità in cui la sostenibilità diventi il grande fine dell’ Italia e dell’Europa, eliminando i divari tra territori, persone e imprese.

Il Dott. Francesco Starace AD e Direttore generale dell’ ENEL ha sollecitato tutti verso l’ economia circolare. Da tempo Enel ha intrapreso una strada verso un’economia circolare, basata sulle fonti rinnovabili. I risultati degli ultimi cinque anni mostrano un raddoppio del valore dell’ ENEL dimostrando come sia stata una scelta logica e razionale.

“E’ un mondo troppo ingiusto” ha affermato David Sassoli Presidente dell’ euro parlamento nel suo intervento . Firmatario anch’ egli del Manifesto di Assisi ha sottolineato l’ importanza del Green new deal europeo. Una concreta risposta alla difesa del pianeta come chiedono i giovani di tutto il mondo (v. Greta Thunberg). «L’obiettivo di prenderci cura della nostra casa comune non è più differibile, perché il pianeta è la nostra casa». Anche la necessità di un nuovo livello di sviluppo capace di abbassare le disuguaglianze.

Perche’ ad Assisi?

Perché San Francesco d’Assisi rifiuta lo schema di società piramidale, per una società migliore: circolare. L’approccio francescano è un approccio inclusivo ha affermato Padre Enzo Fortunato Direttore della rivista San Francesco. “Se per crescere e sviluppare dobbiamo inquinare, non è sviluppo, non è crescita, è imbarbarimento. Se per arricchirci dobbiamo creare più disuguaglianza, non è arricchimento, è disonestà. Se per imporci dobbiamo uccidere e bombardare, non è imposizione, è assassinio.

Padre Mauro Gambetti custode del Sacro Convento ha evidenziato come la crisi che viviamo sia un’occasione unica di crescita. Un opportunità per divenire tutti più liberi e responsabili.  “Solo chi attinge dalla profondità del proprio essere le ragioni del cambiamento vincerà la battaglia contro la pigrizia, il tornaconto (ossessivo e compulsivo) e la critica malevola”. Sempre Padre Mauro Gambetti, ha ricordato il progetto frà Sole. Un virtuoso circuito per inquinare di meno e riutilizzare le risorse (economia circolare) nel piccolo microcosmo di Assisi. Il nostro sogno per un’economia a misura d’uomo è il Cantico di frate Sole. È il canto della Vita senza fine, È “lo stupore dell’atemporale e dell’illimitato della relazione” .

Tutto e’ connesso

Forte richiami all’ enciclica di Papa Francesco Laudato Sì del 2015. Le scelte energetiche di una nazione o di una parte di popolazione incidono sullo stato di ben-essere di tutti gli altri. “..noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale”  “Ogni lesione della solidarietà e dell’amicizia civica provoca danni ambientali”». Sempre nell’ enciclica «l’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con sé stessa»
«Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale». «Si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono private dei diritti umani fondamentali». Un nuovo paradigma eco (eco-logico, eco-nomico) non nasce senza questo livello di conoscenza di base.

La storia insegna quanto sia sbagliata la concentrazione della ricchezza in mano di pochi. La ricchezza è fatta per essere messa in circolo, non per ammassarsi. Si deve cambiare l’obiettivo economico principale. Quando si fa impresa prima del profitto debbo avere a cuore il bene e il bello.

…Perche’ Assisi?

Perché Assisi vuole diventare il centro di gravità per un’economia attenta all’ambiente e all’uomo (Laudato Si). Ai piedi del Sacro Convento intendiamo dare vita ad un presidio di economia circolare ed  irradiazione culturale: Perfecta Laetitia. Il primo centro internazionale di formazione e promozione dell’umanesimo fraterno e dell’economia sostenibile. Perfecta laetitia sarà un incubatore di pensiero, di idee e progetti volti a migliorare questo nostro mondo. Partendo dal quotidiano e volgendo lo sguardo al futuro (Padre Mauro Gambetti).

Il Manifesto di Assisi scuote le coscienze della classe dirigente. E’ un punto di partenza, una bussola per costruire un’economia a misura d’uomo. Ci incamminiamo lungo questa strada, non semplice ma piena di speranza» (card. Bassetti presidente CEI). .